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Coltivare la biodiversità
Oltre 40 varietà di piante da frutto immerse in un giardino
Il mondo dell'agricoltura sta cambiando, noi speriamo in meglio ma i freddi dati non confortano. Gli insetti utili come le api sono sempre più in difficoltà e tante nuove varietà sembra che arrivino nei nostri terreni con il solo scopo di distruggere tutto. Per non parlare delle varietà di piante condannate all'estinzione... Queste sono notizie ormai trattate da tutti i mezzi di informazione. Ma il problema (o la colpa) è solo dell'uomo: la maggior parte dei problemi in agricoltura sono derivati da sistemi intensivi che si sono rivelati nel corso degli anni dannosi per l'ambiente e quindi antieconomici.
Nel nostro piccolo abbiamo deciso di seguire un'altra strada. Siamo convinti che le cose possano e devono cambiare. Il percorso che abbiamo scelto è legato in parte alla permacultura (tecnica riconosciuta in Europa e studiata solo da pochi decenni), e in parte alla necessità di ridurre all'osso le spese di manutenzione degli impianti.
Con queste premesse la paura di produrre poco è alta... il risultato però è sorprendete: produciamo con successo lamponi, more, ribes, e vari ortaggi. Riusciamo inoltre ad avere buone produzioni di noci e frutti antichi tra cui mele cocomerine, cotogne, nespole, sorbe e tanti altri.
Lavoriamo in regime biologico e non utilizziamo nessun tipo di fertilizzante chimico o prodotti non naturali anche se permessi dalle norme.
Per riuscire ad avere produzioni adeguate non facciamo azioni che vadano a rompere il delicatissimo equilibrio che si forma tra le piante, il suolo e la fauna. Il segreto è proprio questo: la natura si equilibra da sola e a volte per avere i risultati non bisogna fare niente! Lasciamo che le "erbacce" crescano, è la casa degli insetti. Lasciamo crescere gli alberi, sono la casa degli uccelli. Lasciamo crescere le siepi, sono la casa dei piccoli mammiferi.
In mezzo a tutto ciò c'è posto anche per l'uomo, in fondo siamo anche noi abitanti di questa Terra e mangiare è un nostro diritto. Però nostro dovere è rispettare questo equilibrio.
Dalla terra alla tavola
I nostri frutti, specialmente i lamponi, hanno vita brevissima una volta raccolti. Per questo motivo abbiamo deciso di organizzarci con la sola vendita diretta in azienda: raccogliamo e vendiamo al consumatore finale.
Le giornate di raccolta vengono comunicate su facebook o tramite messaggio e in giornata è possibile venire a scegliere cosa portare a casa.
Si inizia ad aprile con le more di gelso. A maggio con le ciliegie e gli strigoli (nostro fiore all'occhiello), poi a giugno si inizia con il lampone che prosegue ininterrotto fino a settembre. Luglio le albicocche e le susine, poi il ribes e le fragoline di bosco. Agosto le more e i mirtilli, le nocciole e cominciano a maturare i primi fichi. Settembre l'uva, le mele, le nespole, le sorbe e grandi quantità di fichi. Ottobre i limoni e le noci. A novembre si chiude la stagione con le olive.
Come si può notare la varietà non manca!
Per i professionisti della ristorazione e i negozi proponiamo il lampone: viene raccolto tre volte a settimana da giugno a settembre, quindi un approvvigionamento costante, senza bisogno di passare dal frigorifero, sapore e consistenza rimango inalterati. Provare per credere!
I protagonisti
Vi abbiamo incuriosito? Organizziamo visite guidate tutto l'anno, perché la terra non si ferma mai e in ogni stagione c'è qualcosa da vedere ed assaggiare!
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